PIETRASANTA. “Nel Comune di Pietrasanta stiamo assistendo a qualcosa di strano: dopo oltre tre mesi dall’insediamento la Giunta Mallegni si impegna nelle piccole battaglie contro il nulla, sicuramente per distogliere l’attenzione da altro, senza accorgersi (forse volutamente) che tutto intorno le cose stanno cambiando. È bene che qualcuno ricordi al Sindaco che sono passati 5 anni dalla sua ultima esperienza amministrativa, che siamo nell’ottavo anno di crisi economica; ma forse l’attuale Giunta si vede meglio nei panni del Principe Don Fabrizio di Salina: Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.
Da qui la farsa di vietare le macchinette del caffè ai dipendenti comunali, alcuna solidarietà nei confronti dei rifugiati, l’esercito in strada e ora si porta in commissione il nuovo regolamento comunale che di fatto vieta l’esibizione degli artisti di strada”.

Lo scrive il consigliere comunale del Pd, Nicola Conti.
“Coi loro spettacoli li abbiamo visti esibirsi in Piazza Duomo, spesso contornati da una folla di bambini che a bocca aperta non smetterebbero più di ammirarli: un buon motivo a mio parere per distoglierli dalla sempre più assillante tecnologia di televisione e videogames. Alla fine delle loro performance il gradimento della gente si misura con le offerte che vengono date, unica forma di sostentamento per chi come loro ha scelto l’arte di strada per esibirsi in pubblico. Insomma gli artisti di strada sono una vera e propria risorsa per la città che li ospitano. Non esiste capitale europea che non accolga a braccia aperte questa forma di “cultura”, malvista solo da qualche “benpensante” vecchio dentro. Inoltre in campagna elettorale Mallegni&co sostenevano che appena entrati in comune avrebbero fatto un falò dei regolamenti? Com’è la storia? Dobbiamo scacciare gli artisti di strada ed il colore, la gioia che portano con sé, per far posto a qualche tavolo in più a bar e ristoranti?
È giusto disciplinare questo fenomeno con il regolamento comunale, attraverso però un’apertura mentale che non deve avere un colore politico o pregiudizi di sorta, perché la loro suggestiva attività rende i luoghi pittoreschi e affascinanti, valorizzando i luoghi dove essa viene esercitata. Una buona idea sarebbe quella di organizzare, magari nel periodo autunno-inverso, un Festival degli artisti di strada per richiamare turisti e dimostrare così una certa dinamicità intellettuale”.

 

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